VERNICIATURE
LACCATURA
In senso generale, la lacca è una vernice trasparente o colorata, che si asciuga per evaporazione di solventi e spesso anche un processo di indurimento che produce una finitura dura, durevole, che può assumere qualsiasi livello di lucentezza dall'ultra-opaco all'estremamente lucido e che può essere ulteriormente lucidata a seconda delle esigenze.
Nel linguaggio corrente, il termine lacca viene spesso utilizzato come sinonimo di gommalacca. In realtà, malgrado le somiglianze dei nomi, si tratta di due materiali diversi, che non sono neanche collegati tra loro.
La gommalacca è una resina ricavata dagli insetti secreta dalla cimice della lacca (Kerria Lacca), che vive in India e nell'Asia sud-orientale.
Il solvente della gommalacca è l'alcol.
La lacca si basa invece su nitrato di cellulosa (nitrocellulosa) con aggiunta di resine per renderla meno fragile, e la nitrocellulosa a sua volta si ricava dalla polpa del legno. Il solvente della lacca è il diluente per lacca.[1]
Anche se tanto la lacca quanto la gommalacca sono finiture di tipo tradizionale, la lacca dura più a lungo della gommalacca.
LACCHE A BASE DI URUSHIOL
Le più antiche lacche conosciute furono fatte in Cina o in Giappone, la prima scoperta risalendo al 7000 a.C Queste lacche, fatte con la resina dell'albero Rhus verniciflua, producono finiture molto rigide, durevoli, che sono sia belle che molto resistenti ai danneggiamenti da acqua, acidi, alcali o abrasione. Tuttavia, non resistono bene alla luce ultravioletta. L'ingrediente attivo della resina è l'urushiol (o urusciolo), una miscela di vari fenoli sospesi in acqua, più alcune proteine.
Lacche nitrocellulose
Lacche basate su solventi ad asciugatura rapida che contengono nitrocellulosa, una resina ottenuta dalla nitrrazione del cotone e da altri materiali cellulosi, furono sviluppate nei primi anni 1920, ed utilizzate estesamente nell'industria automobilistica per 30 anni.
Queste lacche si usano anche su prodotti di legno, principalmente mobili, e su strumenti musicali ed altri oggetti. La nitrocellulosa e le altre resine e plastificanti si dissolvono nel solvente, ed ogni strato di lacca dissolve a sua volta una parte dello strato precedente. Queste lacche segnarono un enorme miglioramento rispetto alle precedenti finiture per automobili e mobili, sia per la facilità di applicazione, che per la capacità di trattenere il colore. Il metodo preferito di applicazione delle lacche ad asciugatura rapida è mediante spruzzatura, e lo sviluppo delle lacche nitrocellulose condusse al primo uso estensivo di pistole a spruzzo. Le lacche nitrocellulose producono una finitura durevole, molto dura ma flessibile, che può essere lucidata fino ad ottenere un elevato grado di lucentezza. Gli inconvenienti di queste lacche includono la natura rischiosa del solvente, che è infiammabile, volatile e tossico, e i rischi di maneggio della nitrocellulosa nel processo di fabbricazione delle lacche stesse.
Lacche acriliche
Le lacche che utilizzano resina acrilica, un polimero sintetico, furono sviluppate negli anni 1950. La resina acrilica è incolore, trasparente e termoplastica, ottenuta dalla polimerizzazione di derivati dall'acido acrilico. L'acrilico si usa anche negli smalti, che hanno il vantaggio di non dover essere lucidati per ottenere la lucentezza. Gli smalti, tuttavia, sono lenti ad asciugarsi. Il vantaggio delle lacche acriliche, che fu a suo tempo riconosciuto dalla General Motors, è un tempo di asciugatura eccezionalmente veloce. L'uso delle lacche nelle finiture automobilistiche si interruppe quando furono sviluppati rivestimenti in poliuretano a due componenti, più forti, più durevoli e resistenti agli agenti chimici ed amosferici. Il sistema di solito è composto da un primo strato, uno strato di colore ed uno strato finale trasparente, comunemente noti come finiture a strati trasparente. Si usa ampiamente per la finitura dei mobili.
Lacche a base di acqua
A causa dei rischi per la salute e delle preoccupazioni ambientali legate all'uso di lacche a base di solventi, si è dedicato molto lavoro allo sviluppo di lacche a base di acqua. Tali lacche sono notevolmente meno tossiche e più rispettose dell'ambiente e, in molti casi, producono risultati accettabili. Sempre più spesso, dunque, le lacche colorate a base di acqua stanno rimpiazzando quelle traparenti e colorate a base di solventi nelle applicazioni per gli interni ed il sottocofano delle automobili ed in altri impieghi industriali simili. Le lacche a base di acqua trovano ampio uso anche nella finitura dei mobili.
Lacca contraffatta
Quando gli oggetti laccati asiatici ed indiani divennero popolari in Inghilterra, Francia, Paesi Bassi e Spagna nel XVII secolo, gli Europei crearono imitazioni che utilizzavano una tecnica di laccatura diversa, inventata tra i primi dai mobilieri veneziani. La tecnica europea (che fu chiamata in Inghilterra japanning e in Italia "lacca contraffatta"), si usa sui mobili e su altri oggetti e si serve di vernici che hanno una base resinosa simile alla gommalacca. Essa comporta l'applicazione di parecchi strati di vernice, ciascuno dei quali viene asciugato con il calore e lucidato.
VERNICE ACRILICA
Vernice con altissima resistenza alla luce che dà migliori risultati contro l'ingiallimento. Si utilizza in particolare nei legni chiari dove un eventuale ingiallimento della vernice provocherebbe un viraggio del colore molto sgradevole. Conferisce al legno un aspetto molto naturale in quanto può essere applicata con un minimo di spessore senza creare l'effetto di sovrapposizione di una pellicola trasparente sul pannello di legno.
VERNICE POLIURETANICA
Prodotti vernicianti a base di polimeri poliuretanici di elevato peso molecolare. Sono vernici reattive, pertanto il film verniciante, una volta essiccato, non può essere ridisciolto dai solventi.
Queste vernici, insieme alle poliesteri, sono le più impiegate nel settore dei mobili grazie alla grande versatilità formulativa che le rende adatte ad ogni impiego. Conferiscono alla superficie ottime caratteristiche di resistenza – chimico meccanica ed hanno la capacità ineguagliata di ravvivare la venatura del legno, facendone risaltare la naturale bellezza.
VERNICE POLIESTERE
E' normalmente utilizzata dove si vogliono ottenere grossi spessori di vernice con ottime resistenze meccaniche (pannelli laccati). Essendo più dura delle vernici acriliche o poliuretaniche, viene normalmente usata anche sui piani dei tavoli e sugli altri elementi soggetti ad usura. Può essere lucidata (laccato lucido) con sistemi che prevedono l'utilizzo di grane sempre più fini, sino ad ottenere una superficie speculare di grande effetto estetico.
Anche le vernici poliestere hanno scarsa resistenza alla luce e non sono adatte per produrre laccati molto chiari che ingialliscono facilmente.
VERNICE ALL'ACQUA
E' utilizzata per i nuovi sistemi di verniciatura ecologica nei quali il solvente utilizzato è l'acqua. In questo modo si risolvono grandi problemi di impatto ambientale (basti pensare che in alcuni casi anche il 70% di prodotto applicato evapora durante l'essiccazione sotto forma di solventi inquinanti). Le vernici all'acqua sono ancora in fase sperimentale.
Gloss
E' un parametro di misura del grado di opacità di un prodotto verniciante che indica percentualmente la luce incidente riflessa specularmente dalla superficie verniciata. Varia da 0 (massima opacità = nessuna riflessione speculare della luce incidente) a 100 (massima brillantezza = riflessione speculare di tutta la luce incidente), è bene rammentare che i valori estremi sono puramente teorici. Normalmente il valore di opacità di un prodotto viene indicato con termini di uso commerciale, secondo la seguente scala:
- Opaco intenso= Gradi GLOSS da 1 a 10
- Opaco= Gradi GLOSS da 11 a 30
- Medio opaco= Gradi GLOSS da 31 a 40
- Semi opaco= Gradi GLOSS da 41 a 50
- Semilucido= Gradi GLOSS da 51 a 80
- Brillante= Gradi GLOSS oltre 80
VERNICI POLIESTERI A LUCIDO DIRETTO
Prodotto vernicianti a base di resine poliesteri insature che non necessitano di paraffina. Sono dotate di siccavità superficiale intrinseca. Conferiscono alla superficie buone caratteristiche di resistenza chimico – meccanica.
Questi prodotti inoltre RISPONDONO POSITIVAMENTE AI REQUISITI ECOLOGICI perché l’emissione del solvente durante il processo di filmazione ed essiccazione è molto limitato.